domenica 12 luglio 2009

giovedì 2 luglio 2009

DDL Alfano: la situazione è gravissima - di Enzo Di Frenna

Ieri ero al Senato e ho partecipato a un incontro con il presidente della Camera,Gianfranco Fini, per la ricostruzione di una scuola in Abruzzo. Nelle stesse ore i senatori procedevano ad approvare il DDL Alfano sulle intercettazioni, ed oggi a quanto pare avremo il sì definitivo del Senato. La situazione - da questo momento - si fadifficilissima. Sul bavaglio all'informazione e le limitiazioni alla magistratura si è scritto molto in Rete. L'8 luglio a Roma alle ore 21, presso l'Alpheus (via del Commercio), Marco Travaglio e Antonio Padellaro - animatori del nuovo quotidiano Il Fatto - hanno organizzato la Notte Bianca dell'informazione, per denunciare l'anomalia della nuova legge. Io ci sarò.
Il 13 e 14 luglio la Federaziona nazionale della Stampa ha indetto una giornata disilenzio-sciopero dei giornalisti, per protestare contro il DDL Alfano. Alessandro Gilioli ha proposto un'allenza tra giornalisti e blogger, una sorta di silenzio in Rete. L'ho sentito ieri a telefono e gli ho dato la mia adesione. Massimo Mantellini, uno die blogger più letti in Italia, ha segnalato l'iniziatva di Gilioli. Anche lui è molto preoccupato, forse anche un pò rassegnato. Mi diceva ieri che - una roba del genere - in Usa non sarebbe mai passata e avrebbe scatenato l'azione delle associazioni di cittadini e consumatori. La situazione è gravissiva perchè il DDL Alfano prevede una sorta di bavaglio anche per i blogger e colpirà quelli più famosi. Il diritto alla rettifica inserito in modo pessimo, equipara infatti i blogger ai giornali: se entro 48 ore il gestore del sito non rettifica una qualsiasi informazione, arivano multe salatissime che costringeranno il blogger a chiudere.
Di fronte a questo scenario ormai birmano, non si può stare fermi. Bisogna reagire e agire. Mi piace l'idea di un testo da pubblicare simultaneamente - il 13 e 14 luglio - sui quanti più blog italiani. Ecco la mia proposta:

Questo blog oggi posta soltanto la protesta contro il DDL Alfano che limita l'attività dei blogger italiani. Ci sarà meno informazione libera e più censura. Sono cose che accadono in paesi come l'Iran e la Birmania. Questo post lo leggerai sul molti altri blog italiani. E' la nostra risposta silenziosa alla legge ammazza-internet.

Il bavaglio, i giornalisti, i blogger - di Alessandro Gilioli

Qualche volta anche il sindacato dei giornalisti ne imbrocca una, e tra queste c’è la decisione di fare un giorno di silenzio dell’informazione il 14 luglio contro la legge bavaglio sulle intercettazioni: quella fortemente voluta da Berlusconi e fortemente gradita da criminali di ogni sorta (specie quelli della finanza).

Ecco, io credo che in questa occasione la storica antipatia che la gran parte dei blogger nutre nei confronti dei giornalisti dovrebbe essere messa da parte. Non solo perché il bavaglio in questione colpisce tutti i media, nessuno escluso, ma anche perché il ridicolo obbligo di rettifica inserito nel decreto medesimo andrà a colpire e a soffocare chi blogga, chi twitta, chi immette contenuti nei siti di condivisione e via dicendo. Guido Scorza, che insegna informatica giuridica e diritto delle nuove tecnologie, parla senza giri di parole di «una legge ammazza-internet».

Una giornata di silenzio dei blogger, per protestare insieme ai giornalisti, credo che sarebbe un bellissimo segno.

Oltre a essere un messaggio di maturità di chi pubblica in Rete, ormai affrancato dallo sciocco dualismo citizen vs. main media e consapevole che qui, i media, li si vuole colpire tutti.

Senza dire che il primo “sciopero dei blog” avrebbe un impatto mediatico straordinario - forse perfino superiore a quello dei professionisti.