sabato 19 settembre 2009

Renato Brunetta, scheda tecnica


Brunetta, Renato. Nasce a Venezia (dall’incrocio tra un tornello e la maschera di Balanzone). E’ l’Unità di Misura Ufficiale per la Statura umana (U.M.U.S.): l’italiano medio, ad esempio, è alto 1 Brunetta e 76 cm. Per certificarne la precisione, tutti gli anni Renato viene revisionato dall’Istituto Metrico Superiore che lo sottopone a pressatura e piallatura perché mantenga i requisiti corretti. Solo dopo viene punzonato, bollato e rimesso in libertà. A seguito di queste continue cure, Brunetta ha maturato negli anni un carattere leggermente acido ed un aspetto grifagno e schiacciato, perciò ha iniziato ad odiare tutti gli impiegati di tutti gli uffici pubblici del mondo. Per inciso, è l’unico uomo al mondo che, senza zeppa, riesce a sgattaiolare sotto ai tornelli senza farli muovere. Preferisce pertanto muoversi in metropolitana, autobus o vaporetto perché non paga il biglietto. E’ stato eurodeputato per molti anni, ma risulta essere uno dei più assenteisti anche se lui sostiene che il problema sia sempre lo stesso: non arriva a strisciare il cartellino nella macchinetta che rileva le presenze. Negli anni ha ricoperto molteplici incarichi in differenti governi, ma è soprattutto noto nel mondo per avere rinunciato ad ottenere il premio Nobel per l’economia pur di seguire la sua passione politica con la celebre frase “Ho molti amici che hanno vinto il premio Nobel e non sono molto più intelligenti di me”, confermando il principio che la sua intelligenza è direttamente proporzionale alla sua statura. Dopo varie bocciature è anche diventato professore universitario di ruolo a Tor Vergata: il miglior piazzamento però l’ha ottenuto a Teramo, dove, terzo su tre partecipanti, è stato tuttavia ritenuto idoneo anche se la cattedra era una sola e perciò in base al primo dei misteri italiani (“non conta quanto vali, ma chi sono i tuoi amici”) una cattedra non gli è stata negata. L’alfiere della trasparenza è inoltre appassionato alle abitazioni. Ha acquistato una casa dell’Inpdap a prezzo di favore a Roma e due ruderi (come ama chiamarli lui) a Ravello: al catasto i ruderi vengono prontamente declassati da “civili” a “popolari” ma il comune gli costruisce vicino una bella strada, così, per sport. E i ruderi diventano una villa di lusso. La cosa che non si spiega è che gli atti di acquisto sono stati seguiti, per conto di Renato, dall’assessore al bilancio del comune di Ravello ed è altrettanto strano come l’allora sindaco di Ravello in quota PD sia oggi consigliere ministeriale di Brunetta stesso ma in quota PDL: ha voluto premiare un lavoratore instancabile? Sia come sia, Brunetta è oggi uno tra i ministri più apprezzati del governo Berlusconi, si dichiara meglio di Padre Pio per aver ridotto le “malattie” degli italiani e le sue battaglie danno lustro al paese intero. Tutta la popolazione è con lui e contro gli scansafatiche, ad eccezione delle categorie che l’hanno fischiato: medici, infermieri, poliziotti, donatori di sangue, archeologi, precari, parlamentari, genitori di portatori di handicap, cancellieri di tribunale, tutti i fannulloni di sinistra, professori universitari, insegnanti, precari, studenti, ministeriali, ricercatori, consulenti, addetti agli sportelli, postelegrafonici, giudici, secondini, metalmeccanici, tessili, lavoratori del trasporto, autisti, bigliettai, custodi museali, filarmonici….Ma se la montagna non va da Maometto è Brunetta che trova i fondi per smuovere le montagne e con il progetto "Reti Amiche, porta la burocrazia più vicino al cittadino”: direttamente alla soglia di casa. Con il progetto “Reti Amiche” puoi continuare a non ottenere un cazzo dalla PA senza muoverti dal tuo salotto.