E' meraviglioso, Barack Obama è il nuovo presidente
degli Stati Uniti.
Gli "osanna" si levano in cielo e rimbalzano tra la selva infestante dei satelliti, che li diffondono e li amplificano per tutto il globo terracqueo e oltre: è un altro cambiamento epocale a cui abbiamo la fortuna di assistere. Dopo l'uomo sulla luna e il crollo del muro di Berlino ecco che un Negro conquista la Casa Bianca: un paradosso lessicale e cromatico di portata infinita.
Tutto il mondo è in festa, tutti salutano con affetto e ammirazione il vincitore e intimamente gli affidano una speranza cieca, messianica: è l'uomo che risolverà tutti i nostri problemi !! E così facendo si certifica una volta di più che gli Stati Uniti sono quelli che ancora indubbiamente comandano, e fanno, e disfano... evviva i padroni del mondo, esempio di democrazia per tutti. Certo, benché mai troppo filoamericano, anch'io sono felice: che Obama sia un democratico, che paia molto attento alle tematiche ambientali, che parli della necessità di collaborazione tra il suo e gli altri paesi, che abbia un approccio meno guerrafondaio alle crisi mondiali, che si batta per la pari dignità di ogni individuo, e anche che sia negro, perchè è un simbolo di riscatto per tutti i negri che hanno pagato con la vita le colonizzazioni e un pò per tutte le persone discriminate in base alla "razza", ieri come oggi. Ma aldilà di ogni ragionevole speranza è ancora tutto da dimostrare cosa Obama riuscirà a fare. Certo, si è esposto molto; certo, avrà delle responsabilità da far tremare i polsi; lo ammiro e non lo invidio.
Tuttavia ho dei sentimenti contrastanti...
...come di uno squisito pasto mal digerito...
...non ce la faccio ad unirmi al coro festante....
...sono intimamente felice per Obama....
....ma sono molto malinconico per la mia Italietta: in questa epoca così densa di avvenimenti storici, è un paese che va a marcia indietro, che calpesta i suoi cittadini migliori e anziché trarre lezioni di democrazia affonda nei miasmi di una dittatura strisciante e mafiosa, populista e razzista, classista e maneggiona. Oggi il mio ( sigh! ) Presidente della Camera, on. Gianfranco Fini, si è unito al coro degli alleluia e anche lui ha detto che la lezione che giunge dagli Usa è fenomenale: ma non era stato proprio lui pochi mesi fa a sparare a zero sul mio ( sigh!! doppio sigh!! ) attuale Presidente del Consiglio, on. Silvio Berlusconi, salvo rimangiarsi tutto pur di ottenere una pur comodissima poltrona? Perché tutto questo schifo in questo paese?
Ecco perché sono felice a metà: Obama è il presidente degli Stati Uniti, non dell'Italia.
E se Obama ci prestasse per qualche anno il buon McCain, che come prima dichiarazione dopo la batosta ha detto "Obama è il mio presidente e collaborerò con lui!"?
In definitiva è un conservatore, esattamente come Berlusconi, e, tacchi a parte, sono alti uguale...
Graziano
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