venerdì 25 luglio 2008

Democrazia: The End - by Augusto Druso

  • Contrada rifiuta gli arresti domiciliari presso la casa della sorella a Napoli: vuole tornare a Palermo.
  • Il presidente del consiglio annuncia trionfalmente che ci sono i capitali per il salvataggio di Alitalia: il piano prevede la nascita di due nuove società, una "buona" dove verranno trasferite tutte le cose migliori della fù compagnia di bandiera ed una "cattiva" dove verranno inseriti i debiti e tutto ciò che non funziona.
  • Fassino incassa la solidarietà di tutti i parlamenti e di tutti gli schieramenti per le nuove rivelazioni di Tavaroli, compreso Berlusconi.
  • Viene dichiarato lo stato di emergenza su tutto il territorio nazionale per fronteggiare l'emergenza immigrazione.
  • Con la sentenza sui fatti di Bolzaneto viene sancito un altro sacrosanto diritto di una democrazia: in assenza di una legge che riguarda il reato di tortura ogni arrestato può essere maltrattato senza che il suo aguzzino rischi una qualsiasi pena.
  • Molte famiglie sono ancora convinte che l'oratorio o una parrocchia siano posti sicuri dove mandare i propri figli, al riparo da ogni violenza e da ogni cattiveria.
  • Francesco Cossiga è presidente onorario di una associazione per i diritti dell'Uomo (LIDU).
  • Lo stesso Francesco Cossiga impone al Senato un'indagine sulla sentenza che riconosce "il diritto a morire"di Eluana Englaro espresso più di quindici anni fa.

Contrada rifiuta gli arresti domiciliari presso la casa della sorella a Napoli: vuole tornare a Palermo
Forse ricordo male, ma Contrada è stato riconosciuto colpevole in tutti i gradi di giudizio e sta scontando una pena definitiva che, se non è rientrata nell'indulto, deve essere piuttosto pesante. Concedere gli arresti domiciliari per motivi di salute è un atto dovuto in democrazia. E il condannato dovrebbe essere un pochino riconoscente alla Democrazia. Il condannato invece cosa fa? Critica la scelta di chi lo ha scarcerato ed alza anche la voce esigendo di scegliere la sede dei suoi arresti domiciliari: la sua amata Palermo. Altrimenti, dice, meglio tornare i carcere. Lo può chiedere, siamo in democrazia. Mi chiedo io, però: se la stessa richiesta, nelle stessa situazione di salute, l'avesse avanzata un condannato extracomunitario oppure un ex terrorista, sarebbe passata come notizia senza alcun commento da parte dei nostri poco onorevoli parlamentari e opinionisti vari?
In Democrazia le leggi e le garanzie devono essere uguali per tutti. Altrimenti non è più una Democrazia.

Il presidente del consiglio annuncia trionfalmente che ci sono i capitali per il salvataggio di Alitalia: il piano prevede la nascita di due nuove società, una "buona" dove verranno trasferite tutte le cose migliori della fù compagnia di bandiera ed una "cattiva" dove verranno inseriti i debiti e tutto ciò che non funziona
Questa si che mi piace! Se l'avesse dichiarato Mel Brooks avremmo potuto intitolare: BALLE SPAZIALI. Nel piano, che sembra finora abbiano letto solo Rosario Dimito e Umberto Mancini de Il Messaggero sembra che "[...] Lo schema - anticipato dal Messaggero - prevede la creazione di una società ad hoc, in cui dovrebbero confluire la parte sana di Alitalia (cioè rotte, aerei, slot) e quella di Air One (aerei e slot). In una “bad company”, destinata poi alla liquidazione, finirebbero invece i debiti e la parte non redditiva. In questa architettura una leva fondamentale sarebbe rappresentata dal ricorso alla legge Marzano corretta. Una revisione che consentirebbe al commissario di aggirare l'obbligo di aprire una gara per la cessione dei rami d'azienda. Inoltre, con la modifica della Marzano i nuovi azionisti non verrebbero chiamati a rispondere dei debiti [...].
Io che non sono un economista interpreto in questo modo: i grandi imprenditori italiani che hanno deciso di salvare Alitalia ci mettono i quattrini per prendersi il marchio, il personale che serve, per affittare nuovi aerei che viaggino esclusivamente sulle rotte italiane a maggior reddito e prezzo. Tutto il resto, esuberi, carcasse volanti e soprattutto i DEBITI, sono cazzi dello Stato e dei contribuenti. La legge non lo consente? Che problema c'è? cambiamo o facciamo la legge per salvare Alitalia.
Questa è una grande visione imprenditoriale calata in una Democrazia e in un'economia di mercato. Però, non so perché, mi ricorda qualcosa che avveniva in certi paesi socialisti, ma socialisti reali! E se ricorda il socialismo reale non può ricordare una Democrazia.

Fassino incassa la solidarietà di tutti i parlamenti e di tutti gli schieramenti per le nuove rivelazioni di Tavaroli, compreso Berlusconi
Il nostro caro parlamentare Fassino ha ricevuto un applauso di solidarietà da tutte le forze politiche per le presunte ed eventuali irregolarità dichiarate da Tavaroli. Non mi risulta che Fassino sia processato. Non mi risulta che Fassino si sia dimesso per farsi eventualmente processare o per fare luce sui suoi fatti poco chiari. E allora cosa c'è da applaudire? Anche perché il magistrato che stava indagando è stato prima sospeso e poi trasferito per incompatibilità ambientale. Ma è possibile che solo nella nostra Democrazia i magistrati vengano rimossi solo quando indagano su qualcuno che siede in parlamento o dirige un qualche partito politico? Perché non viene mai rimosso un giudice se condanna un ROM perché presumibilmente razzista? Non mi sembra un bell'esempio di democrazia.

Viene dichiarato lo stato di emergenza su tutto il territorio nazionale per fronteggiare l'emergenza immigrazione
Dal sito del Corriere della Sera: "[...] Stato di emergenza su tutto il territorio nazionale. È la decisione del governo per fronteggiare quello che viene definito un «eccezionale afflusso di cittadini extracomunitari». «Al fine di potenziare le attività di contrasto e di gestione del fenomeno - si legge nel comunicato stampa diffuso da Palazzo Chigi dopo il Consiglio dei ministri - il Cdm ha approvato, su proposta del ministro dell'Interno Roberto Maroni, l'estensione all'intero territorio nazionale della dichiarazione dello stato di emergenza» [...].
Improvvisamente vengo a scoprire che abbiamo un'emergenza immigrazione su tutto il territorio nazionale. Lo stato di emergenza viene esteso in tutte le regioni. Mi aspetto che alle prossime alluvioni in qualche valle alpina venga esteso lo stato di calamità a tutto il paese. Che per fronteggiare il problema rifiuti venga estesa la posiibilità del pattugliamento delle strade e dei siti delle discariche da parte dei militari su tutto il territorio nazionale in modo che, visto che ci siamo, si possa fronteggiare anche l'emergenza sciacallaggio in tutta italia dovuto allo stato di emergenza nazionale per le calamità naturali. Gli stati di emergenza nazionali improvvisi sono alla base di tutte le democrazie del mondo. In particolare di quelle occidentali.

Con la sentenza sui fatti di Bolzaneto viene sancito un altro sacrosanto diritto di una democrazia: in assenza di una legge che riguarda il reato di tortura ogni arrestato può essere maltrattato senza che il suo aguzzino rischi una qualsiasi pena
Finora, secondo me, questo è stato uno dei fatti più gravi perpetrati alla democrazia dalla fine del fascismo. Un parlamento che non sia riuscito a ratificare una legge che preveda il reato di tortura la dice lunga sul senso di democrazia dei nostri eletti. Il fatto gravissimo è che i giudici, in assenza di tale legge, non abbiamo potuto, o non abbiamo voluto, applicare delle sentenze in linea con i reati commessi dalle nostre forze dell'ordine nella caserma di Bolzaneto durante il famoso G8 di Genova. Non voglio entrare in merito alla violenza delle cariche della polizia e carabinieri e dei presunti innocenti caricati ed arrestati. C'era una manifestazione ed il clima era molto teso. Chiunque vada ad una manifestazione sa sempre che il rischio di incidenti, voluti o fortuiti, può accadere. Quello che non deve assolutamente accadere, è il maltrattamento contro la persona una volta che questa viene arrestata. E questo vale per tutti. Durante una manifestazioni possono esserci scontri. Una volta che un manifestante è stato arrestato gli devono essere garantiti tutti i principi validi in una democrazia. Se un manifestante, nella sua libera funzione di manifestare viene arrestato perché ritenuto colpelvole di un reato, è giusto che venga processato e giudicato in modo equo per quello che ha fatto. Se colpevole punito se innocente prosciolto. Fino al processo, in qualsiasi stadio della fase inquisitoria e di reclusione, non deve in alcun modo subire alcun maltrattamento. Né fisico né psicologico. Altrimenti è tortura. Non esistono altri termini. Quando un arrestato viene torurato non si è in democrazia. E se un tribunale non condanna gli agenti ed i dirigenti (i mandanti) perché il parlamento non ha ancora ratificato il reato di tortura, spiegatemi in che razza di democrazia siamo.

Molte famiglie sono ancora convinte che l'oratorio o una parrocchia siano posti sicuri dove mandare i propri figli, al riparo da ogni violenza e da ogni cattiveria
Non vorrei esagerare, ma ormai il coperchio che copre il fatto che quasi in ogni parrocchia si siano esercitati abusi sui minori sta per essere tolto e qualcosa di raccapricciante prima o poi uscirà fuori. Personalmente non mi sentirei molto tranquillo che i miei figli oppure i miei nipoti passino troppo tempo con un nuovo parroco trasferito da chissà quale diocesi. Perché questa è la prassi: il Vaticano ed i Vescovi anziché denunciare alle autorità competenti italiane (è giusto ricordare che i sacerdoti sono cittadini italiani e devono osservare e rispondere alle leggi italiane) i fatti di pedofilia cui vengono a conoscenza, per assicurare il colpevole alla giustizia, si trincerano dietro un silenzio spirituale e provvedono solo a spostare il pericoloso delinquente ad altra parrocchia in modo che possa ricominciare i suoi giochi fino a quando qualche altra mamma o papà non riferiscano nuovamente alle autorità ecclesiastiche i nuovi misfatti. Un paese dove un cittadino si macchia di reati gravissimi e non viene neppure giudicato, non mi sembra un paese democratico.

Francesco Cossiga è presidente onorario di una associazione per i diritti dell'Uomo (LIDU)
Questa associazione, quando l'ho scoperta, l'ho trovata a dir poco esilarante: Francesco Cossiga presidente onorario di un'associazione per i diritti dell'uomo! Se non fosse un insulto a chi ha pagato anche con la propria vita la difesa dei diritti dell'uomo mi metterei a ridere a crepapelle. Nel proseguire a leggere l'organigramma arrivo fino dove trovo Alfredo Biondi nel comotato d'onore. Penso non può essere vero che ci sia un'associazione che si proclama a difesa dei diritti dell'uomo e che nelle pagine del suo sito recita slogan costituzionali della dignità dell'uomo tra cui anche l'art. 2 della costituzione italiana il cui presidente onorario sia Francesco Cossiga. Del resto il presidente onorario ha dato grande senso alla sua carica gridando a gran voce cosa è successo a Bolzaneto. Un uomo permeato e denso di grandi ideali. Per il suo indiscutibile contributo allo sviluppo delle democrazie e dei diritti degli uomini, la stessa associazione ha conferito il suo premio Ungaro al nostro senatore a vita nel 2003, nel 2004 ad Emma Bonino, nel 2005 a Walter Veltroni e nel 2006 a Franco Frattini! Questa si che è democrazia.

Francesco Cossiga impone al Senato un'indagine sulla sentenza che riconosce "il diritto a morire"di Eluana Englaro espresso più di quindici anni fa
E questo è un altro esempio della nostra democrazia da repubblica delle banane: un senatore a vita della Repubblica disapprova una sentenza di un tribunale legittimo che finalmente riconosce il diritto alla morte di una ragazza scomparsa 16 anni fa. In nome della vita e della democrazia e sicuramente in nome dell'associazione di cui è presidente onorario, praticamente impone al presidente del Senato di aprire un'inchiesta il quale a sua volta "[...]
ha presentato alla Giunta del Regolamento del Senato la proposta di deferire alla Commissione Affari Costituzionali la questione del conflitto di attribuzione tra Senato e Corte di Cassazione, in merito al caso di Eluana Englaro [...]".
Mi aspetto che questi giudici, in nome della democrazia, vadano ad aggiungersi alle Forleo, ai De Magistris ed ai Agostino Cordova di qualche tempo fà.


Se questa è Democrazia ...

Augusto Druso

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