... Al culmine della Paura Rossa, trentadue dei quarantotto stati prevedevano giuramenti di fedeltà di vario genere. Nello stato di New York, osserva Oakley, era necessario giurare fedeltà per ottenere una licenza di pesca. Nell'Indiana i giuramenti di fedeltà venivano imposti ai professionisti di lotta libera. La legge sul controllo dei comunisti del 1954 rese un reato federale comunicare idee comuniste in qualsiasi modo, compreso il sistema di segnalazione con le bandierine. Nel Connecticut divenne illegale criticare il governo o parlar male dell'esercito o della bandiera americana. Nel Texas potevi fare vent'anni di galera in quanto comunista. A Birmingham, Alabama, era illegale anche soltanto conversare con un comunista.La Commissione del Congresso per le attività antiamericane diffuse milioni di volantini intitolati Cento cose che dovreste sapere sul comunismo in cui spiegava nei dettagli a cosa bisognava prestare attenzione nel comportamento di vicini, amici e famigliari. Billy Graham, lo stimato predicatore evangelico, dichiarò che più di mille organizzazioni americane apparentemente regolari erano in realtà facciate dietro cui si nascondevano iniziative comuniste. Rudolf Flesch, autore del best seller Why Johnny Can't Read, sosteneva che il fatto che nelle scuole non si praticasse l'insegnamento basato sulla fonetica stava minando la democrazia e aprendo la via al comunismo. Westbrook Pegler, un opinionista pubblicato da diversi giornali, suggerì che chiunque fosse stato comunista in qualsiasi momento della sua vita venisse semplicemente giustiziato. La suscettibilità era tale che, secondo quanto racconta David Halberstam, quando la General Motors assunse un progettista russo di nome Zora Arkus-Duntov nei comunicati stampa lo descrisse falsamente come "di retaggio belga".Nessuno sfruttò la paura meglio di Joseph R. McCarthy, il senatore repubblicano del Wisconsin. Nel 1950, in un discorso tenuto a Wheeling, West Virginia, McCarthy sostenne di avere in tasca una lista di duecentocinque comunisti che lavoravano al dipartimento di Stato. Il giorno dopo disse di averne un'altra con cinquantasette nomi. Nel corso degli anni successivi McCarthy agitò molte liste, ciascuna delle quali avrebbe dovuto contenere un numro diverso di agenti comunisti. Nei suoi ardenti sproloqui contribuì a rovinare molte vite senza mai presentare alcuna delle liste promesse. Non produrre le prove stava diventando una sorta di tendenza.... L'isteria era tale che non era necessario aver fatto qualcosa di male per finire nei pasticci. Nel 1950 tre ex agenti dell'Fbi pubblicarono un libro intitolato Red Channels: The Report of Communist Influence in Radio and Television, accusando centocinquantuno celebrità - fra cui Leonard Bernstein, Lee J. Cobb, Burgess Meredith, Orson Welles, Edward G. Robinson e la spogliarellista Gipsy Rose Lee - di vari atti sediziosi. Fra le sconvolgenti malefatte di cui questi personaggi venivano accusati vi erano dichiarazioni contro l'intolleranza religiosa, l'opposizione al fascismo e il sostegno alla pace mondiale e alle Nazioni Unite.
(Bill Bryson - Vestivamo da Superman)
venerdì 23 maggio 2008
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