giovedì 12 giugno 2008

Legge ad personam - Da Wikipedia, l'enciclopedia libera


Con la locuzione legge ad personam s'intende una legge (o atto avente forza di legge) che si ritiene sia stata realizzata mirando specificamente al raggiungimento di determinati effetti favorevoli (o sfavorevoli) per una singola e individuata persona o ristretto gruppo di soggetti (ad personam), ciò nonostante possa essere apparentemente formulata in modo generale. La locuzione - un'espressione latina mutuata dal gergo giuridico - è entrata nell'uso comune in Italia a seguito del largo uso che politici e giornalisti ne hanno fatto durante la XIV legislatura.

Legislatura XIV

Sotto i governi Berlusconi II e III sono state approvate numerose leggi che hanno sollevato aspre critiche in quanto ritenute leggi ad personam[3].
Tali contestazioni hanno affermato che la maggioranza di centrodestra abbia ricorso a tale espediente per alleggerire la posizione processuale di
Berlusconi stesso. Tra le tante, è stato rilevato come le seguenti abbiano ridotto le pendenze giudiziarie o abbiano in qualche modo conflitto con gli interessi del presidente del Consiglio:



  • la depenalizzazione del falso in bilancio[4]
  • la legge sulle rogatorie[5]
  • l'introduzione del divieto di sottoposizione a processo delle cinque più alte cariche dello Stato tra le quali il presidente del Consiglio in carica[6]
  • la "legge Cirami" sul legittimo sospetto[7]
  • la riduzione della prescrizione (che cancellava gran parte dei fatti oggetto di contestazione nel processo sui diritti TV verso Berlusconi)[8]
  • l'estensione del condono edilizio alle zone protette[9] (comprensiva la villa "La Certosa" di proprietà di Berlusconi)
  • il ricorso del governo contro la legge della regione Sardegna al divieto di costruire a meno di due chilometri dalle coste[10] (che bloccava, tra l'altro, l'edificazione di "Costa Turchese", insediamento di 250.000 metri cubi della Edilizia Alta Italia di Marina Berlusconi)
  • la modifica del Piano di assetto idrogeologico (PAI) dell'Autorità di bacino del fiume Po che permette la permanenza de "la Cascinazza" (estensione di oltre 500.000 metri quadrati) di proprietà della IEI di Paolo Berlusconi[11]
  • l'introduzione dell'inappellabilità da parte del pubblico ministero per le sole sentenze di proscioglimento[12]
  • la legge Gasparri sul riordino del sistema radiotelevisivo e delle comunicazioni[13]
  • la norma transitoria della Legge 90/2004 che consentì a Gabriele Albertini, sindaco di Milano non più rieleggibile, di essere candidato alle elezioni europee senza dover dare le dimissioni da sindaco.
  • Alcuni esperti di diritto hanno anche definito "legge ad coalitionem"[14] la legge elettorale del 2006[15] che, data la morfologia delle formazioni politiche all'atto delle elezioni governative, si riteneva dovesse permettere ai partiti della coalizione di centrodestra di ottenere un numero di seggi fortemente superiore rispetto a quanto sarebbe avvenuto con la precedente normativa, ma che in realtà non ha avuto altro effetto se non quello di alimentare la disgregazione.


Fonti e note

  1. Repubblica.it - Legge ad personam, di Ezio Mauro
  2. la Repubblica, 5 giugno 1999
  3. Repubblica.it - Legge ad personam, di Ezio Mauro
  4. Legge n. 61/2002
  5. Legge n. 367/2001
  6. "Lodo Schifani", 140/2003, mai entrata in vigore in quanto dichiarata incostituzionale
  7. Legge n. 248/2002
  8. "Legge ex-Cirielli", 251/2005
  9. Legge delega 308/2004
  10. Ricorso n. 15/2005 alla legge regionale 8/2004
  11. P.A.I. (Piano di Assetto Idreogeologico) del 2001
  12. DL n. 3600
  13. Legge 112/2004
  14. Agenzie stampa 09/2005
  15. Senato.it - Normativa in materia elettorale
da http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_ad_personam

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